Nicola Massa, dal 1846

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Il fondatore della “Scuola di pittura ad olio” di Shanghai

I primi scambi culturali fra Cina e Italia possono essere fatti risalire al periodo dell’Impero Romano.
Tra i primi ambasciatori della cultura italiana attraverso i secoli, i più famosi sono stati Marco Polo马可波罗, Padre Matteo Ricci.利玛窦, Padre Giuseppe Castiglione 郎世宁.
Ma c’è stato anche chi ha giocato un importante ruolo e non può essere dimenticato: Padre Nicola Massa S.J. 马义谷 ( 仲甫).
Nato a Napoli nel XIX secolo, è stata la prima persona che ha portato la pittura ad olio a Shanghai, sebbene non sia tra le persone più ricordate oggi.
All’inizio del 1846, Padre Nicola Massa马义谷 approdò a Shanghai. All’inizio lavorò come insegnante di Lingua latina presso un monastero presente a Hengtang横塘. L’anno seguente, Padre Joannes Ferrer 范廷佐, che era l’architetto-capo della Cattedrale di St. Francis Xavier董家渡天主堂又称圣沙勿略天主堂”, 1853年落成 a Dong Jiadu董家渡, lo invitò a prendere parte ad un nuovo progetto che prevedeva di disegnare figure sacre per le decorazioni della chiesa.


 Nel 1851, Padre Joannes Ferrer 范廷佐fondò un atelier presso la Cattedrale di Sant’Ignazio徐家汇天主堂又称圣依纳爵天主堂1910年落成 a Xu Jiahui徐家汇 (Shanghai), dove Padre Nicola Massa S.J. 马义谷 era dedito all’insegnamento della pittura. Più tardi, nel 1864, la Chiesa Cattolica di Shanghai上海天主教会 dedicò l’intero atelier all’Orfanotrofio “Tu Shanwan”土山湾孤儿院, che accolse gli orfani di guerra, e fornì loro l’istruzione adeguata ad apprendere le arti occidentali. Tale importante lavoro ha condotto oggi al Museo “Tu Shanwan” 土山湾画馆.

Gli studenti impararono le tecniche pittoriche da Padre Nicola Massa  马义谷 riproducendo le figure sacre. Questo fu il metodo che caratterizzò e fu il simbolo distintivo della porfessionalità di Tu Shanwan土山湾: Infatti, gli studenti di Padre Nicola Massa 马义谷 appresero la pittura occidentale adattandola al loro tradizionale punto di vista cinese. Tale metodo divenne parte integrante della scuola pittorico di Shanghai nei secoli successivi, che seppe creare uno stile unico e combinante i gusti orientale ed occidentale.

Dopo la morte di Padre Joannes Ferrer 范廷佐 (1956), Padre Nicola Massa 马义谷, che lavorò lì per cinque anni, divenne il suo successore. Egli insegnò anche a Padre Lu Bodu 陆伯都, uno dei più importanti pittori di quel periodo, dandogli anche una vasta gamma di conoscenze nel campo della pittura ad olio e le tecniche di produzione dei vari pigmenti.

Questo è un altro esempio della creatività italiana applicata alle arti e al business: il workshop di Tu Shanwan土山湾 iniziò la produzione di colori ad olio per tutto il mercato asiatico. L’ “anima di Napoli” era stata trapiantata anche a Shanghai. Possiamo solo rimanere estasiati di fronte al lavoro dei Padri Gesuiti, che fornirono in questo modo i mezzi di sostentamento ai ragazzi dell’Orfanotrofio, permettendo loro, allo stesso tempo, di convolare a nozze e formare nuove, pie, famiglie.

Questo aspetto della produzione dei pigmenti non può non essere preso in considerazione. Oggi gli artisti possono andare in qualsiasi negozio e comprare colori ad olio pronti, ben fatti, e in tutte le sfumature possibili.
Ciò è stato reso possibile solo in tempi relativamente recenti: prima, infatti, ogni artista era costretto a prepararsi a mano i colori prima di poter dipingere.
I grandi Maestri della storia dell’arte italiana sono famosi non solo per le loro belle pitture e figure ma anche per le tonalità splendenti ed originali dei colori. Per esempio, i mantelli delle Madonne di Raffaello erano dipinti con un blu brillante derivato dal lapislazzuli: il colore rimasto intatto fino ad oggi, a distanza di secoli. La ricetta per la produzione di tali colori è persa per sempre, e costituiva un segreto del laboratorio di Raffaello. Ogni pittore aveva, infatti, una propria e personalizzata scuola per la preparazione dei pigmenti.

Padre Massa studiò i segreti della produzione dei colori a Napoli, per condividerla poi con i suoi orfani. Creò una produzione proto-industriale che diede fama e rispetto al laboratorio di Tu Shanwan (così come delle buone entrate), che serviva tutta l’Asia.

Il pittore cinese Padre Liu Dezhai 刘德斋, un altro studente di Padre Nicola Massa 马义谷, era famoso per le sue pitture ad olio della Cattedrale di Dong Jiadu董家渡天主堂. In queste opere sacre, per esempio “L’immagine dell’Angelo Guardiano”《守护天神像》, o “L’immagine di Santa Teresa”《德勒撒》, si può vedere il vero spirito dei capolavori di Padre Nicola Massa 马义谷.

Le attività cattoliche iniziarono ad incrementarsi proprio in quel periodo. La fede cattolica nell’area di Shanghai era oggettivamente promossa dalle arti occidentali. Nel periodo di Pare Matteo Ricci 利玛窦 (XVI secolo), i credenti cinesi potevano solo avere le stampe delle immagini sacre, ma non le pitture originali. Invece, nel periodo di Tu Shanwan土山湾, gli orfani conoscevano molto bene le arti occidentali, tanto da poter lavorare e traslare le stampe in originali lavori ad olio. Le immagini sacre erano in questo modo rinate.

Tu Shanwan土山湾 era talmente importante nella storia cinese della pittura ad olio, che il celebre pittore cinese Xu Beihong徐悲鸿 una volta disse che era «la culla della cultura occidentale in Cina».
Oggi, l’arte contemporanea di Shanghai è veramente impressionante: e ciò grazie al lavoro di Padre Nicola Massa 马义谷, il fondatore della “Scuola di pittura ad olio上海画派 di Shanghai; colui che dedicò sè stesso a comunicare la cultura dell’arte più di un secolo fa.

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