Capital: Antonio Maneschi, Carlo Leopaldi e Danilo Sergio Alampi

Antonio Maneschi, proprietario dell’impresa e responsabile degli investimenti Asia – Overseas.

- Carlo Leopaldi, General Manager e fondatore della società a Shanghai.

- Danilo Sergi Alampi, Deputy General Manager.

Settore: trasporto e spedizione.

Localizzazione: Shanghai, 2000 (Ufficio di Rappresentanza) e 2005 (WFOE).

La storia inizia quando “Lloyd Triestino”, la prima compagnia marittima italiana, comincia ad organizzarsi all’estero, aprendo sette sedi in India, tre a Singapore e tre ad Hong Kong.
Carlo Leopaldi diventa Responsabile d’Area in India e Amministratore Delegato ad Hong Kong, che rappresentò uno dei più importanti investimenti italiani in Cina. Acquisito da “Evergreen” per sviluppare la presenza cinese, nel 2000 prende avvio la gestione dei servizi per il trans-pacifico e quelli per l’Europa. Leopaldi viaggiava in Cina, dove si installarono una dozzina di uffici, con 200 dipendenti, e si allargò il business (il 60% del fatturato della casa madre proveniva da “Lloyd Triestino Pacific”). Shanghai è già da quell’anno un Ufficio di Rappresentanza.

In seguito ai rapporti stabiliti con le autorità cinesi per ottenere le licenze, e grazie all’importante sostegno da parte dell’Ambasciata italiana, dopo quattro anni (fine 2003), Carlo Leopaldi lascia il Lloyd Triestino per dedicarsi totalmente all’avvio di Capital, sempre come società di spedizionieri internazionali, il cui ufficio principale nasce formalmente nel 2005 a Shanghai. Dall’investimento, il passo successivo si fa breve e l’anno seguente Capital diventa una WFOE.

La Famiglia Maneschi è proprietaria di maggioranza di questa azienda: Pierluigi Maneschi, in Italia, ne è Presidente, mentre il figlio, Antonio, si occupa della gestione degli investimenti asiatici. Carlo Leopaldi è passato da azionista di maggioranza della Lloyd a quello di minoranza in Capital, che gestisce ormai da molti anni.

La società è un “global player” che ha sviluppato un network di agenti e partners in Cina e nel mondo. In Italia gestisce porti come Trieste, Taranto e Civitavecchia, e interporti come Cervignano. È partner delle Ferrovie dello Stato, con cui è legato da una Joint-Venture (JV), nell’interesse del trasporto dei containers via ferrovia. Ha mantenuto, inoltre, una partecipazione minoritaria di “Italia Marittima”, la compagnia che dal 1 marzo 2006 si è sostituita al vecchio Lloyd Triestino.

Capital opera come “Non-Vessel Operating Common Carriers” (NVOCC), è una società, cioè, di spedizionieri internazionali ed operatori logistici (per attività di magazzinaggio, distribuzione, ecc.).

I clienti sono di solito aziende, per lo più italiane, che investono e distribuiscono. I mercati sono quelli in cui ci sono gli investimenti diretti italiani, o come si dice in inglese “Foreign Direct Investment” (FDI) italiani. Comprendono zone quali tutta l’area del Mar Nero e il sud-est Mediterraneo, paesi europei ed extraeuropei quali la Turchia, l’Ucraina, la Romania, il Libano, la Thailandia, l’India, la Cina ed Hong Kong, per arrivare in altri continenti come il Sud-America e l’Australia.

Capital fa parte del Gruppo Sisam, che oltre a rappresentare un’agenzia marittima, un terminal portuale, una compagnia di navigazione, un’impresa di sbarchi e imbarchi ed un’impresa di trasporti, si occupa con gli uffici orientali anche di spedizioni internazionali.

La società fa inoltre parte di un gruppo di lavoro della Camera di Commercio italiana in Cina nel settore logistico, che è uno dei più storici, se non il più longevo. Si tratta di diverse aziende di un medesimo ambito che si incontrano periodicamente per discutere dei problemi comuni e promuovere delle azioni informative, di ricerca e, talvolta, risolutive. Per attività di lobbying ai massimi livelli, le imprese italiane vengono rappresentate anche presso la Camera di Commercio dell’Unione Europea in Cina, la quale detiene un peso e un ruolo politico rilevante, non inferiore a quello della Camera americana, per esempio.

Lo staff di Capital a Shanghai è composto da una trentina di persone.