Maimex: Roberto Longo e Simona, Andrea Federici, Gianni Manzoni, Roberto Moretto

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Roberto Longo e Simona,  fondatori dell’impresa a Shanghai.
Andrea Federici, Chief Representative.
Aniya Liu Chang, Marketing Manager.
Gianni Manzoni, Responsabile del magazzino.
Roberto Moretto, Responsabile del reparto di controllo di qualita’.
Settore: spedizionieri internazionali e logistica.


Localizzazione: Shanghai, 1995.


Di proprieta’ della famiglia Manera, l’Ufficio di Rappresentanza dell’azienda milanese viene aperto nel 1995 ed avviato da due italiani, Roberto Longo e Simona, i quali pongono le basi su Shanghai di una media impresa che conta un centinaio di dipendenti.

Si tratta di una casa di spedizione che innanzitutto fa trasporti, soprattutto via mare e aereo, occupandosi sia della partenza sia dello sdoganamento della merce, poi si occupa delle consegne ai clienti e infine di una piu’ modesta attivita’ di export dall’Italia.
Le importazioni provengono principalmente dall’Asia (Cina e Hong Kong, India, Pakistan, Indonesia, Thailandia, Filippine) e un po’ dall’Europa (Turchia, Romania).
L’headquarter asiatico si trova ad Hong Kong, che controlla il sud della Cina (la regione del Guandong), supportato da una sede a Shenzhen. A nord, l’impresa e’ controllata da Pechino, con agenti di supporto in altre citta’, quali Xiamen, Tianjin, ecc. Al centro, Shanghai si occupa anche di Nanjing e Hangzhou.
L’azienda e’ specializata nel settore tessile e dell’abbigliamento, che rappresenta il 90% del mercato cui la Maimex cinese fa riferimento. Si parla di spedizioni “per capi-appesi” in relazione alla merce che viene staffata in containers e sistemata su appendini, poi inviata ai destinatari, pronti a ricevere quello che sara’ venduto nei negozi. Questa tecnica si rivela particolarmente efficace, perche’ viene utilizzata per merce che necessita di una particolare protezione in quanto detentrice di un alto valore commerciale.
Il traffico totale in movimento e’ molto elevato in Cina (soprattutto tramite Shanghai ed Hong Kong): si parla di duecento o duecentocinquanta mila kiligrommi al mese e dai cinquanta ai cento containers alla settimana.
Parallelamente a questo, opera la “Logimex” (nata dall’insieme della Maimex e di un’altra societa’ di Treviso, la “Logitex”), la quale si occupa della gestione delle merci in un magazzino, cioe’ l’attivita’ logistica propriamente detta.
Una volta ricevuta, la merce viene “lavorata” attraverso diverse attivita’ tecniche. Le piu’ importanti sono due: l’esportazione e il c.d. “pick and pack”. Quest’ultimo, brevemente, si occupa di una linea di lavoro che incomincia dall’origine della merce importata in Cina o trasferita all’interno del paese stesso verso l’”hub” di Shanghai, prosegue con l’immagazzinamento mediante le piu’ sofisticate tecnologie informatizzate, e si conclude con la diffusione della merce (ordinata logicamente e precisamente in base alle esigenze del cliente), su tutto il territorio cinese, dove l’azione di prelievo (gia’ semplicata nella fase centrale) precede la diretta consegna ai negozi, come parte terminale del processo.
L’azienda di Shanghai prevede anche una sezione di controllo di qualita’, specialmente per la merce in esportazione, oltre a dei servizi di riparazione.
I clienti sono soprattutto aziende italiane, spesso nomi conosciuti.
Esiste un ufficio anche a Tokyo, aperto dal 2008.
La sede di Shanghai conta in totale (magazzino compreso) sei mila metri quadrati, di cui settecento per la sezione di controllo.

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