Guglielmo Marconi

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Marconi ha portato un Radiociclone a Shanghai

 La cultura di Shanghai consiste nell’unire le diverse culture; l’innovazione, le culture tradizionali, moderne, economiche, di Shanghai, della Cina e del mondo si uniscono in questa città. E l’impatto della cultura straniera ne è una parte indispensabile. Per questo vale ancora la pena di rievocare il cui viaggio compiuto a Sciangai nel 1933 dal “padre della radio”, lo scienziato italiano marchese Guglielmo Marconi, che accese gli entusiasmi per la scienza nella città intera.

A Shanghai di buon mattino con un treno speciale

Nel 1899, il segnale emesso dalla radio inventata da Marconi attraversò prima la Manica e poi l’Oceano Atlantico, dall’Inghilterra a Terranova,  in Canadà. L’invenzione della radio precedette l’invenzione della televisione e del cellulare. Nel 1909, Marconi vinse il Premio Nobel e si conquistò anche l’appellativo di “padre della radio”.
  Nel 1933, Marconi cominciò un viaggio per il mondo con sua moglie; in Cina visitò Dalian, Pechino, Tianjin, Nanchino e altre città. Il 7 dicembre giunse a Shanghai con un treno speciale da Nanchino, che in quel periodo era ancora capitale; a Nanchino tuttavia Marconi passò soltanto otto ore, perché le maggiori stazioni radio di Nanchino non usavano i prodotti della Società Marconi. Passò anche per Suzhou, ma poiché l’arrivo avvenne di notte, la visita prevista fu cancellata. Dal 7 al 12, Marconi trascorse a Shanghai cinque giorni. Disgraziatamente era influenzato e non pronunciò nessun discorso sulla ricerca e le applicazioni della radio. Ciò nondimeno, egli suscitò nella società cinese di allora un grande entusiasmo per la radio.
 Il quotidiano Chenbao Wankan diede in modo molto vivo la notizia dell’arrivo alla stazione di Shanghai di Marconi, il 7 dicembre:
Le cortine della notte si schiudono l’una dopo l’altra e la luce ha appena cominciato a trapelare nel buio. Il luogo è affollato. L’inventore della radio, il signor Marconi e la sua signora sono arrivati nella terra di Shanghai nel freddo rigido dell’inverno.....
Quando la porta del vagone è aperta, hanno visto un uomo in cappotto grigio di lana, alto e robusto ,  sua moglie, in un cappotto ,con un velvet nero e il velo nero, una scialba rossa, elegantissima. Marconi aveve circa 60 anni, e il raffreddore, però sembra che fosse in forma.
 A prendere i Marconi andarono in tanti, oltre agli impiegati del Consolato italiano e ai responsabili della Società Marconi, figurarono anche  i provveditori agli studi di Shanghai signori Fang Ziwei e Cao Zhongyuan e il rettore dell’Università Jiaotong, prof. Li Zhaohuan e altri. In particolare, l’Università Jiaotong fu la prima università ad aver istituito un corso di radioelettricità. L’accoglienza mista di funzionari e popolo di Shanghai fece a Marconi molto piacere. Il programma a Shanghai di Marconi fu stabilito insieme dai responsabili di 14 istituzioni accademiche, compresa l’Università Jiaotong, l’Accademia Sinica delle Scienze di Shanghai, istituti di ricerca, università shanghaiesi, Radio Shanghai, l’Accademia d’Arte di Shanghai ecc. Qualche giorno più tardi, un impianto di emissioni radio fu fondato da Marconi all’Università Jiaotong. Le spese furono affrontate con fondi pubblici.
In compagnia del console generale e del direttore dell’ufficio di Shanghai della sua società,  Marconi e la moglie arrivarono con la vettura predisposta dal municipio di Sciangai all’ albergo Huamao, pieno di giornalisti in attesa. Tuttavia, per un raffreddore, Marconi non rilasciò interviste e fu la segretaria a rispondere alle domande dei giornalisti. L’albergo Huamao, costruito nel 1929, era il simbolo del lusso cittadino e un luogo di ritrovo dell’alta società. A molti stranieri celebri piaceva molto abitarci. Peccato che non si sappia in quale camera Marconi abbia abitato, altrimenti ci sarebbe una targa con il suo nome sulla porta.
Erezione di un “Monumento commemorativo a Marconi” all’Università Jiaotong
Gli italiani a Shanghai avevano intenzione di invitare Marconi a pranzo al Circolo Italiano, a via Fukaisen 285 (odierna via Wukang), ma per il raffreddore egli fu costretto a declinare l’invito.

A quella notizia, le istituzioni accademiche cominciarono a preoccuparsi: Marconi era atteso anche all’Università, sarebbe stato cancellato anche questo appuntamento? Stavano per prendere contatto con Marconi, quando, alle 4 di pomeriggio, la sua macchina entrò nel campus, dove un migliaio di studenti stavano in piedi ai bordi della strada  ad accoglierlo, gridando e cercando di vederlo.  Cai Yuanpei, rettore dell’Accademnia delle Sinica delle Scienze, e Li Zhaohuan, rettore dell’Università Jiaotong condussero gli ospiti nella sala Ronghee, sulla porta della quale erano appesi numerosi striscioni di benvenuto. Era presente circa un centinaio di rappresentanti di vari campus.
Il professor Li Zhaohuan, rettore dell’Università, parlò per primo, elogiando l’invenzione della radio e paragonando l’invenzione della radio alla scoperta dell’America. Durante la discussione, alcuni studenti proposero di erigere un monumento  commemorativo per l’evento e di invitare Marconi a inaugurarlo personalmente. Egli accettò l’invito con piacere.
Parlò poi il professor Cai Yuanpei. L’invenzione della radio, disse, ha aperto tanti campi nuovi ed è utilissima nella vita quotidiana, poi citò le “quattro invenzioni” (la polvere da sparo, la stampa, la bussola, la carta), vanto della Cina, e incoraggiò i giovani a studiare con impegno per dare un contributo alla patria.
Dopo fu Marconi a pronunciare un discorso, in inglese, esprimendo innanzitutto il suo ringraziamento per l’ospitalità, e dicendosi impressionato dalla grandezza e dalla bellezza della Cina e dai suoi sforzi nel campo delle ricerche di fisica; purtroppo il suo soggiorno era troppo breve e non avrebbe avuto il tempo di pronunciare un discorso alla radio, ma sperava, aggiunse, di ritornare in Cina. I giornali scrissero che Marconi parlava molto bene l’inglese e aveva una bella pronuncia.
Durante l’incontro, Marconi ricevette un regalo speciale, il numero monografico di una rivista che commemorava il suo arrivo in Cina, edita in tutta fretta dalla Compagnia Radiofonica Dahua.
Poi, Marconi fu invitato al Palazzo della Scienza, dove inserì un cavo di rame in un foro già predisposto, che poi coprì, per simboleggiare il compimento  della fondazione. Il prof. Zhang Xu, dell’Università Jiaotong, allora studente dell’ateneo, che assisté di persona alla scena commovente con altri compagni di scuola, disse: “Agli occhi di noi studenti d’ingegneria, Marconi era un dio, e quando poterlo vedere di persona, ci emozionammo moltissimo”. La visita di Marconi insomma incoraggiò e ispirò centinaia e migliaia di studenti universitari.
Il monumento esiste ancora ma, anni fa, fu trasferito altrove. Il monumento si erge ora in un boschetto e reca scritto:
Monumento Marconi
L’italiano inventore della radio
8 dicembre 1933
Oltre all’incontro con gli studenti all’Università Jiaotong, Marconi visitò anche  la Radio Internazionale Zhenru, allora ancora in costruzione. Tutti gli impianti della radio erano prodotti dalla società Marconi, compresi 2 trasmittenti da 20,000 wat, 4 ricevitori e 4 antenne. Quando Marconi vide i suoi prodotti usati in Cina, si rallegrò molto e scattò molte fotografie con gli impiegati. La stazione radio diventò la più grande della Cina. Fu però quasi completamente distrutta durante la guerra sino-giapponese. Marconi aveva una mentalità affaristica: aveva preso il brevetto ancora prima di inventare la radio, quindi i progressi della radiotecnica gli portarono prestigio e ricchezza.
Prima di venire a Shanghai, verso il 1930, fondò la sua società, per vendere gli impianti di radiocomunicazione. La sede era in via Taopeng, a Pechino. Il suo viaggio a Sciangai fu un’ottima pubblicità per la sua azienda. Furono molti i giornali a pubblicare la notizia. In Cina gli shanghaiesi sono famosi per la mentalità commerciale e quindi tributarono una grande accoglienza a Marconi.
Entusiasmi a Shanghai per la radio
Negli anni trenta, quando gli shanghainesi parlavano di radio, si riferivano alla radio per ascoltare i programmi radiofonici. In quel periodo, circa trecentomila persone possedevano una radio, se solo l’un per cento di questi trecentomila avessero provato un qualche interesse per l’invenzione, sarebbero già stati in tremila.
Nel 9 dicembre, ci fu la fiera degli impianti radio, tenuta nel Palazzo Hamilton (odierno Palazzo Fuzhou), alla presenza del sindaco di Shanghai, Wu Tiechen. Non si sa perché Marconi non fu presente. Però, sui diversi giornali di quel giorno, si parlò ugualmente di Marconi: Benevenuto in CinaMarconi o Il mondo dei radiotecnici ruota intorno a questo italiano ecc. In quei cinque giorni, Marconi fu al centro dell’attenzione dei media.
Commiato di Marconi trasmesso alla radio
Durante il soggiorno a Shanghai, Marconi ebbe molti incontri con varie persone. La sera del 10, il sindaco lo invitò a cena nel ristorante del governo, alla presenza di circa trecento persone importanti dei diversi ambienti cittadini, fra cui Song Ziwen, Sun Ke e i consoli. Proprio in quel giorno, la zona di Pudong inaugurò il telefono, i cui primi clienti furono oltre una cinquantina.  Il giorno 11, fu un giorno impegnatissimo. La mattina, Marconi andò alla Radio Zhenru; verso mezzogiorno, andò al pranzo del consolato italiano; la sera, offrì una cena ai rappresentanti dei consolati. Alle 8 e un quarto circa, Marconi andò in tutta fretta alla cena di commiato tenuta dall’Associazione dell’Oceano Pacifico. Anche a questa cena furono presenti circa trecento persone, compresi Kong Xiangxi, Yan Huiqin, Wang Zhentin, Xu Peihuang, Yu Qiaqin, He Dekui e il console italiano e signora, l’ammiraglio della marina italiana a Shanghai e i presidenti delle camere di commercio inglese e americana. Siccome il giorno successivo sarebbe partito, a cena Marconi pronunciò un discorso molto lungo sul tema “La cultura e la radio”, concludendo con la considerazione che, dato il gran numero dei Cinese, la radio sarebbe stata utilissima in Cina, e con la speranza che il governo cinese l’avrebbe compreso.  La cena finì alle 10 e Marconi tornò in albergo. È da ricordare che l’andamento dell’incontro fu trasmesso dalla radio locale. Nel pomeriggio del giorno successivo, durante il viaggio di ritorno in Italia, Marconi mandò un telegramma di ringraziamento. 
Grazie alle applicazioni commerciali della radio, il viaggio a Shanghai di Marconi rivestì per il popolo e la città di Sciangai un’importanza difficilmente sottovalutabile.
Gli Shanghaiesi coltivano da sempre la tradizione di rispettare la scienza, che oggi si coniuga con successo con la produttività. In epoca contemporanea, molti primati sono appartenuti alla città, il cui successo è dovuto non solo alla tecnologia sviluppata, ma anche alla mentalità aperta. Secondo gli Shanghaiesi, la tecnologia deve portare vantaggi tamgibili alla popolazione: per esempio, la prima fabbrica di elettricità di Shanghai, la prima fabbrica di gas e la  società di gestione delle acque pubbliche, furono tutte assai avanzate e sviluppate per l’Oriente, e alcuni impianti furono persino più sviluppati di quelli occidentali. Dall’altra parte, ci vuole un periodo abbastanza lungo di accettare le novità.
Dalla resistenza all’ esitazione all’accettazione all’applicazione  e al superamento, dalla modernizzazione passiva alla quella attiva: è questa la via alla modernizzazione che è stata scelta dagli Shanghaiesi.
Da Xing Jianrong 邢建榕Waiguo wenhua mingren zai Shanghai 1919-1937 [Personalità della cultura straniera a Shanghai, 1919-1937], Sciangai, 2009, pp. 97-107 (stralci). Traduzione di Giorgio Casacchia, Addetto Culturale dell'Istituto Italiano di Cultura a Shanghai.

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