IMQ: Raffaele Tasserini, Riccardo Barbaro, Alessio Il Forte, Gabriele Panzeri

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Raffaele Tasserini, Chief Representative precedente e fondatore dell’Ufficio di Rappresentanza a Shanghai.

Riccardo Barbaro, Chief Representative attuale.
Alessio Il Forte, Responsabile Tecnico precedente.
Gabriele Panzeri, Responsabile Tecnico attuale.

Settore: marchi di qualità e certificazione di prodotti.
Localizzazione: Shanghai, 2003/2004.
Nasce in Italia come ente pubblico una sessantina di anni fa e diventa una delle più importanti aziende italiane che si occupa del controllo dei prodotti in 3 principali settori: elettronico, elettromeccanico e gas.

Nel 2004, a seguito di un periodo di preparazione burocratica, Raffaele Tasserini da’ avvio ad un Ufficio di Rappresentanza dell’azienda milanese a Shanghai. Nel 2005, Riccardo Barbaro inizia ad occuparsi della parte operativa del lavoro, mentre Tasserini continua a gestire l’ufficio cinese fino al 2008, quando si ritira lasciando in eredità un importante contributo all’azienda stabilitasi a Shanghai.
I clienti sono imprese e società per lo più italiane, ma ce ne sono anche di europee ed extraeuropee, che richiedono una sussistenza di carattere tecnico per controlli di qualità e sicurezza su apparecchiature, macchinari, ecc., presso stabilimenti cinesi.
Il nuovo Manager, attualmente, sta avviando le pratiche per rendere l’Ufficio di Rappresentanza una Company Limited. Una volta ricevuti l’accreditamento da parte della “Certification and Accreditation Administration of P.R.China” (CNCA) e la connessa “business licence” (in previsione per l’estate 2009), IMQ sarà un’impresa italiana pronta ad essere registrata presso la China’s Ministry Of Commerce (MOFCOM), la camera di commercio cinese e diventare una “Wholly Foreigned-Owned Enterprise” (WFOE), un’azienda di proprietà italiana in Cina.
Nelle prospettive future, la società conserva l’idea di spostarsi anche in altre città cinesi, come Guangzhou, dove si trovano molte aziende-clienti del settore, oltre a due dei tre laboratori tecnici cui la società fa riferimento per i suoi lavori di controllo e verifica (l’altro si trova nella stessa Shanghai), oppure Pechino, dove ci sono vari enti governativi con cui l’impresa italiana interagisce. Questa idea è motivata dal fatto che Shanghai richiede costi più elevati, offrendo principalmente un vantaggio di tipo logistico.
Lo staff è composto da una quindicina di persone, tutte, a parte i sopraindicati, di nazionalità cinese.

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